Nato
a Trieste il 20 gennaio 1921, architetto e consulente per i Beni
Culturali. Ha studiato a Venezia e alla Scuola Archeologica Italiana
di Atene, di cui ha progettato la sede. Nel 1946 inizia a Trieste la
sua carriera nell’Amministrazione delle Belle
Arti. A
Venezia è architetto ispettore per Padova, Vicenza e Rovigo, poi
Soprintendente per le province di Ravenna Ferrara e Forlì ed infine
Soprintendente per i Beni architettonici, archeologici, artistici e
storici del Friuli Venezia Giulia, Consigliere nel Consiglio
Nazionale per i Beni Culturali e Ambientali e nel Comitato di Settore
per i Beni Archeologici. Dagli interventi a favore del patrimonio
storico-artistico danneggiato nell’ultima guerra, alla
ricostruzione del Friuli dopo il terremoto del 1976, ha al suo attivo
alcune centinaia di restauri. Ordinatore di Musei e di Grandi Mostre,
curatore di cataloghi. Nei 145 scritti a stampa, ha rivolto i suoi
interessi di studio alla storia dell’architettura, a quella
dell’arte, alla teoria del restauro e alla storia patria; è stato
docente universitario per
restauro
dei monumenti.
É
stato accademico della
Pontificia
Insigne Accademia Artistica dei Virtuosi al Pantheon,
membro dell’International
Council of Monuments and Sites (ICOMOS),
presidente della Società di Minerva, fondata da Domenico Rossetti
nel 1810, dirigendone la gloriosa rivista l’Archeografo
Triestino.
Su
Venzone ha scritto sul catalogo della Mostra Friuli
Ricostruzione da
lui coordinata per la Regione, nel decennale del terremoto
(1976-1986).
Ha
fatto parte, (membro di diritto ex art.5 comma d), della nostra
Associazione nel biennio 1985-1986 in qualità di Soprintendente ai
Monumenti e Belle Arti.
Muore
a Trieste, dove risiedeva in via di Romagna, 30, il 28 dicembre 2017.