E’
mancata, prematuramente,
Alida Londero,
professoressa di
lettere, nata a Gemona il 4 marzo 1946. Non essendosi sposata, ha
dedicato tutta una vita all’insegnamento e agli studi culturali, di
Gemona in particolar modo.
Con
Michele Zacchigna, nel 1989, scrive: "Mobilia
et stabilia. Economia e civilità materiale a Gemona del Friuli nel
‘400",
libro pubblicato dal Liceo Scientifico "Luigi Magrini"
di Gemona dove insegnava. Con i suoi studenti del medesimo liceo,
con: Per l'Amor
di Deu. Scritti intorno ad un ospedale friulano del '400
(San Michele di Gemona) concorre al Premio
Ciceri anno 1993
affermandosi. La Società Filologica Friulana, l’anno dopo,
pubblicherà il volume: Londero
Alida, Per
l'amor di Deu. Pietà e profitto in un ospedale friulano del
Quattrocento.
Nel 2000, con Rudi
Fasiolo, Flavia Valerio e altri, Alida scrive:
Roja Antonio, Il
Friuli da Caporetto alla Vittoria….,
edito da Gaspari, Udine. Nel 2002 collabora con Enos Costantini al
grandioso Dizionario
dei cognomi del Friuli.
Nel 2005 pubblica: STANTE
CASU PESTILENTIÆ 1575: la Comunità di Gemona affronta la peste,
pubblicato
ancora dal Liceo Scientifico “Luigi Magrini” di Gemona del
Friuli. Nel 2008, il 5-6 dicembre, è impegnata nel Convegno di
studio: Gemona
nella Patria del Friuli: una società cittadina nel Trecento,
curato da Paolo Cammarosano. Collabora anche con il bollettino :
Pense e Maravee,
per il quale, nel 2009, scrive, Aspetti
dell’economia privata dei Gemonesi. Un percorso tra i mestieri.
Nel 2016 – 2017 è impegnata come docente all’università della
Terza Età di Buia. E’ componente di diverse associazioni
gemonesi, tra l’altro fa parte del consiglio direttivo
dell’A.N.P.I. di Venzone-Gemona.
Questo
un sunto delle sue opere, certamente incompleto, data la sua naturale
riservatezza.
La
collaborazione con la nostra Associazione data da oltre un decennio.
Prima sporadicamente, poi dal 2016 con maggior frequenza Alida ha
curato e corretto le trascrizioni degli atti notarili medievali del
P.I.E. conservati alla Sezione Rari della Biblioteca Comunale V.
Joppi di Udine. Infine, il 20 febbraio 2018, aderisce alla nostra
Associazione.
Colpita
nel frattempo da una importante malattia, ne era uscita alfine
alquanto indebolita nel fisico, conservando tuttavia lucidità
d’analisi e sempre molteplici interessi culturali. Dopo
un periodo di relativa stabilità, (comunque necessitava di
assistenza) di tanto in tanto presenziava a qualche appuntamento
culturale quando poteva accedervi in carrozzina. La
settimana scorsa, ricoverata all’ospedale di Tolmezzo in condizioni
critiche, è peggiorata ed è spirata ieri sera alle ore 22.
Alle sorelle Nerina e Anita, ai nipoti Martina, Valentino, Erica, Michele e Mirco giungano vive condoglianze da parte della Presidente e dell’Associazione tutta.
Pietro Bellina,
segreteria
segreteria
Venzone, 27 gennaio 2020